Prima proposta progettuale:
Nella prima ipotesi il progetto prevede di realizzare una zona giorno composta da spazi consequenziali, come nei prototipi dell’architettura organica. La separazione degli spazi avviene tramite porte a vetri, dove possibile, così da massimizzare l’effetto della continuità visiva.
La distinzione delle diverse funzioni avviene sia tramite separazioni fisiche (muri e arredi) sia tramite elementi simbolici come i controsoffitti e le i corpi illuminanti. Ad esempio: l’ingresso e il tinello, che sono attigui, si distinguono non solo grazie alla presenza del tavolo da pranzo ma anche grazie alla riquadratura del controsoffitto che identifica in maniera univoca lo spazio destinato dal consumo dei pasti.
Seconda proposta progettuale:
La seconda proposta prevede una distribuzione canonica degli spazi: un ingresso ben definito invita al soggiorno, in cui trovano posto sia il salotto sia la sala da pranzo; la cucina rimane separata ma accessibile dal soggiorno tramite un’ampia porta a vetri.
Il controsoffitto, anche in questa soluzione, diventa elemento guida per la lettura dello spazio abitativo.
La scelta di distinguere tramite un colore forte la parete destra dell’ingresso nasce da esigenze compositive e di compenetrazione dei due locali (ingresso e soggiorno).