L’obiettivo principale di questo progetto è la ristrutturazione dell’impianto di riscaldamento.

È opportuno fare alcune premesse che giustificano le proposte di seguito presentate. Il fabbricato è degli anni ’50-’60 del novecento e si contraddistingue dagli edifici di culto di altri periodi storici per l’assenza di decorazioni, fatta eccezione per i dipinti distribuiti in una fascia delle pareti laterali. Inoltre questa chiesa è caratterizzata da un pavimento in seminato tanto delizioso quanto delicato, il che la rende inadatta a interventi che prevedono fori o passaggi di impianti a pavimento.


Prima proposta progettuale:

La prima proposta consiste nella realizzazione di un impianto di riscaldamento radiante a parete, grazie a un sistema di contropareti in cartongesso. Le contropareti sono state disegnate in modo da riquadrare i dipinti esistenti, facendo anche da contenitori per un nuovo sistema di illuminazione indiretta a LED. Il nuovo impianto di luci garantirebbe la massima visibilità dei dipinti senza comprometterne la durabilità nel tempo. L’impianto di riscaldamento così studiato eviterebbe le scomode stratificazioni tipiche dei sistemi ad aria che si sono diffusi in passato.


Seconda proposta progettuale:

La seconda proposta consiste nell’installazione di un impianto di riscaldamento elettrico a infrarossi, tramite lampade installate all’imposta della copertura. Trattandosi di un impianto puramente elettrico, non necessita di ingombranti tubazioni ed è sufficiente realizzare delle velette in cartongesso per alloggiare i cavi. Anche qui si è voluto unire le necessità tecniche con quelle estetico-funzionali inserendo delle strisce LED nelle velette, rivolte verso il soffitto. Il sistema così progettato garantirebbe una luce uniforme in tutta la navata, senza enfatizzare i dipinti lungo le pareti.